L'intervento in oggetto, realizzato nell’agosto 2015 (lavori eseguiti nel periodo ottobre-novembre 2015), riguarda l'illuminazione interna dell’archivio generale di Ateneo (edificio C18), in quanto è stato riscontrato negli anni che l'illuminazione interna rappresenta la quasi totalità dei consumi elettrici imputabili alla struttura (da analisi dei consumi, essa rappresenta circa il 93% dei consumi totali).
Gli obiettivi principali dell’intervento quindi sono stati:
In particolare l’intervento è consistito in:
Sulla base dei consumi storici analizzati, del rilievo delle potenze elettriche di illuminazione e dell’intervista sulla gestione e accensione dell’illuminazione da parte degli utenti, è stato creato e validato un modello di consumo per l’illuminazione mediante il quale è stato possibile quantificare i risparmi ottenibili di progetto a fronte dell’intervento di sostituzione degli apparecchi illuminanti proposto, corrispondente al 22% del consumo annuale medio registrato da fattura negli anni 2011-2014.
Dopo 4 anni dalla realizzazione dell’intervento basandosi invece su dati reali, emerge un risparmio medio annuo di energia elettrica pari a circa 42501 kWh/anno, che corrisponde al 44% di riduzione dei consumi.
Per l’analisi del risparmio economico, in fase di progettazione si era ottenuto un tempo di ritorno dell’investimento di circa 9 anni, ma, al momento, sulla base dei consumi reali è stata effettuata una nuova stima del tempo di ritorno, che è risultato pari a circa 5 anni .
L'intervento di riqualificazione energetica riguarda il polo didattico (Polo B) situato in via Giunta Pisano, 28, principalmente a servizio dei dipartimenti di Ingegneria.
L'edificio, costruito alla fine degli anni sessanta, è un fabbricato a quattro piani fuori terra, ha struttura portante in acciaio di elevato spessore ed i solai con travetti in acciaio e laterizio con soprastante massetto in calcestruzzo. Le pareti di tamponamento perimetrale sono realizzate con pannelli prefabbricati costituiti da due lastre di alluminio con interposta schiuma isolante. I serramenti sono metallici, senza taglio termico, con vetro singolo di 4 mm. La superficie vetrata rappresenta circa la metà di tutta la superficie laterale disperdente del fabbricato.
L'edificio ospita aule didattiche e laboratori informatici e il Polo Informatico 6 (ex centro informatico dell'area di ingegneria), con una capacità di circa 2000 persone e un elevato numero di apparecchiature elettriche di calcolo installate e utilizzate.
Per quanto riguarda l'impianto di riscaldamento, si ha un generatore tradizionale a gas metano, con terminali radiatori a piastre metalliche e ventilconvettori; la regolazione è molto scarsa e affidata soltanto alla sonda climatica sulla mandata principale. I radiatori sono spesso completamente bloccati. La distribuzione è a colonne montanti non isolate e a vista, correnti in adiacenza all'anima dei pilastri. Sono inoltre presenti nelle aule didattiche più grandi (B1.1, B2.1, B3.1) e in alcune aule informatiche, degli impianti ad aria, vetusti e a volte con regolazione non funzionante.
Per quanto riguarda l'impianto di raffrescamento, sono stati effettuati numerosi interventi di integrazione e sostituzione nel tempo, per cui è molto frammentato. Attualmente ci sono due gruppi frigoriferi principali esterni: uno completamente spento in inverno; l'altro, di più recente installazione, serve invece la zona iteressata dall'intervento (primo piano, uffici e zona server, aula SI5) ed è acceso anche in inverno per il raffrescamento della zona server. Le aule didattiche più grandi hanno impianti di raffrescamento locali separati. I terminali sono generalmente ventilconvettori e nella zona interessata dall'intervento è sempre presente una regolazione di locale (anche se a volte non funzionante). Le aule del terzo piano di questa porzione di edificio inoltre non hanno impainto di raffrescamento.
Le criticità sono quindi molte e sia lato involucro, sia lato impianto. Anche dal punto di vista manutentivo lo stato attuale è molto critico.
L'edificio è caratterizzato da bilanci energetici molto particolari, per cui gli apporti solari e gli apporti interni (dovuti ad apparecchiature elettriche e agli utenti) sono talmente elevati che il fabbisogno per riscaldamento è molto basso e la stagione di raffrescamento è sostanzialmente data da tutto l'anno solare. L'edificio ha bassissima inerzia termica ed è quindi caratterizzato da sfasamenti dell'onda termica inferiori ad un'ora. Anche riguardo l'impianto vi sono molte inefficienze sulle quali poter agire.
Si è deciso, non escludendo altre future migliorie, di intervenire sulla riduzione degli apporti solari, che molto pesano sul bilancio energetico della zona a sud-est, sud-ovest, completamente vetrata e che ospita le aule didattiche e le aule informatiche. L'altra quota di apporti, quelli interni, sono invece ineliminabili perché direttamente connessi alla destinazione d'uso dell'edificio. Altri interventi sull'involucro sarebbero risultati decisamente più complessi. Si è inoltre proceduto ai rilievi per il ripristino delle condizioni di normale funzionamento delle tende interne e delle serrande antieffrazione presenti, tramite manutenzione ordinaria.
L'intervento ha come principali obiettivi di progetto i seguenti:
I principali vincoli di progetto sono:
Si sono quindi valutate le seguenti possibili soluzioni, riportate in tabella, sia in presenza che in assenza di tende interne (che peraltro però sono presenti):
Tabella di confronto | Fattore di trasmissione solare globale g | Applicazione | Aspetti di manutenzione/rottura/dipendenza dall'utenza | Integrazione architettonica | Costo posato escluso IVA e esclusi costi sicurezza |
[€] | |||||
Tenda interna tessuto beige | 49 | interno | sì | sì | 66 |
Tenda interna veneziana grigio chiaro 45° | 47 | interno | sì | sì | 81 |
Tenda interna veneziana grigio chiaro 90° | 37 | interno | sì | sì | 81 |
Tenda esterna veneziana bianco 45° | 17 | esterno | sì | no | 170 |
Tenda esterna veneziana bianco 90° | 7 | esterno | sì | no | 170 |
Tenda esterna in tessuto | 15 | esterna | sì | no | -- |
Pensilina esterna | <15 | esterno | no | sì | 185 |
Pellicola chiara | 38 | esterna | no | sì | 75 |
Pellicola media | 34 | esterna | no | no | 75 |
Pellicola scura | 23 | esterna | no | no | 75 |
Tenda interna + veneziana esterna (45°) | 4 | esterna | sì | no | 170 |
Tenda interna + pensilina a lamelle fisse | <15 | esterna | no | sì | 185 |
Tenda interna + pellicola | 31 | esterna | no | sì | 75 |
Si è quindi adottato la soluzione che prevede l'installazione di una pensilina a lamelle fisse metalliche di colore chiaro e riflettente.
I principali obiettivi per la progettazione dimensionale della pensilina sono:
I principali vincoli di progetto sono invece:
La soluzione adottata è quindi quella di una pensilina a lamelle metalliche di colore chiaro, simili agli aggetti esistenti sugli altri prospetti, con le dimensioni specificate in figura:
L’Attestato di Prestazione Energetica (acronimo APE) dell’edificio è il documento che attesta la prestazione energetica di un edificio attraverso l’uso di specifici descrittori e fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica.
L'APE è redatto nel rispetto delle norme contenute nel decreto D.I. 26/06/2015 "Linee guida per l'attestazione della prestazione energetica degli edifici" da esperti qualificati e indipendenti.
Sebbene molte regioni si siano espresse con legislazioni vigenti proprie (i.e. Lombardia, Emilia Romagna), tuttavia la Toscana e molte altre rimandano alla legislazione nazionale per cui vi è obbligo di dotazione o produzione dell’APE nel caso di edifici di nuova costruzione, o sottoposti a ristrutturazione importante (come definita da D.L.63/2013 e smi), o oggetto di compravendita o di locazione, nell’ambito di contratti, nuovi o rinnovati relativi alla gestione degli impianti termici o di climatizzazione degli edifici pubblici e, cosa particolarmente interessante per gli edifici di proprietà dell'Università di Pisa, per tutti gli edifici con superfici utile maggiore di 250 m2 utilizzati da Pubbliche Amministrazioni e aperti al pubblico. Inoltre, per tali edifici è fatto obbligo di affiggere con evidenza tale attestato all’ingresso dell’edificio o in altro luogo chiaramente visibile al pubblico.
L’attestato fornisce, tramite un indicatore numerico specifico, informazioni circa il fabbisogno di energia primaria del sistema edificio-impianto, in condizioni di utilizzo standard dello stesso, per i servizi di riscaldamento, di raffrescamento, di ventilazione, di produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione e trasporto, se presenti. Vengono riportati anche i limiti di legge di tali prestazioni e quindi la classe energetica di appartenenza. Tale attestato ha funzione principalmente di indicatore di confronto tra edifici, indicando consumi standard; i consumi effettivi di un edificio sono invece fortemente legati all’utilizzo e alla gestione del sistema edificio-impianto da parte dell’utenza.
A tale proposito, per migliorare la comunicazione dei dati energetici di consumo nei confronti degli utenti, sono stati prodotti dei "poster performance" in cui, oltre ai principali dati dell'APE si inseriscono i dati di consumo reale dell'edificio in base alle fatture energetiche degli ultimi anni precedenti alla data di emissione del documento.
L’Università di Pisa si sta impegnando per la produzione di tali Attestati e poster performance, sia da parte di personale interno che tramite affidamenti a professionisti esterni, in modo tale che tale obbligo sia anche un'opportunità per l'acquisizione di informazioni e modelli del comportamento termico degli edifici di proprietà dell'Ateneo pisano.
Per una migliore visualizzazione abbiamo riportato sulla mappa i principali edifici dell'Ateneo. Nella mappa si possono visualizzare in colore viola gli edifici dotati di APE e di poster performance (n. 63) e in colore arancione quelli ancora non dotati di APE (n.22). In verde poi si possono visualizzare gli edifici che non hanno l'obbligo di essere dotati di APE. L'attività di redazione degli attestati è in essere e in continuo aggiornamento.
Al link seguente è possibile consultare la mappa degli edifici di proprietà dell'Università di Pisa con i relativi poster performance in formato digitale, dove presenti:
NB: Nel caso in cui il link dei poster risulti non accessibile (errore 401 nel browser Google Chrome), si consiglia di cambiare browser oppure di cancellare i dati di navigazione (memoria cache)
UNI EN ISO 10077 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti-Calcolo della trasmittanza
La norma specifica i metodi di calcolo della trasmittanza termica di finestre e porte pedonali costituite da vetrate e/o pannelli opachi inseriti in telai con o senza chiusure oscuranti.
La norma specifica un metodo e fornisce dati di ingresso di riferimento per il calcolo della trasmittanza termica dei profili dei telai e della trasmittanza termica lineare della loro congiunzione con vetrate o pannelli opachi. Il metodo può anche essere utilizzato per valutare la resistenza termica dei profili di chiusure e le caratteristiche termiche dei cassonetti delle chiusure avvolgibili e componenti simili (per esempio persiane).La norma fornisce inoltre criteri per la validazione dei metodi numerici utilizzati per il calcolo
UNI EN ISO 13788:2013 Prestazione igrometrica dei componenti e degli elementi per edilizia-temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e la condensazione interstiziale- Metodi di calcolo
La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO 13788 (edizione dicembre 2012). La presente norma fornisce metodi di calcolo per determinare:
- la variazione delle proprietà dei materiali in funzione del contenuto di umidità
- la risalita capillare e il trasporto di umidità allo stato liquido all'interno dei materiali
- il movimento dell'aria nei componenti, attraverso fessure o intercapedini
- la capacità igroscopica dei materiali
Di conseguenza il metodo può essere applicato solo a strutture nelle quali questi fenomeni possono essere considerati trascurabili.
UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici-Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN ISO 7730 (edizione novembre 2005). La norma presenta metodi per prevedere la sensazione termica globale ed il grado di disagio (insoddisfazione termica) delle persone esposte in ambienti termici moderati. Essa consente la determinazione analitica e l'interpretazione del benessere termico mediante il calcolo del PMV (predicted mean vote - voto medio previsto) e del PPD (predicted percentage of dissatisfied - percentuale prevista di insoddisfatti) e dei criteri di benessere termico locale, fornendo le condizioni ambientali considerate accettabili per il benessere termico globale così come quelle che rappresentano il disagio locale. Essa è applicabile a uomini e donne in buona salute esposti ad ambienti chiusi nei quali si cerca di raggiungere il benessere termico, ma nei quali si hanno leggere deviazioni da quest'ultimo, nella progettazione di nuovi ambienti o nella valutazione di quelli esistenti. Sebbene sia stata elaborata specificatamente per gli ambienti di lavoro, essa è applicabile a qualunque altro tipo di ambiente. Può essere utilizzata con riferimento all'ISO/TS 14415:2005, punto 4.2, quando si considerano persone con requisiti particolari, quali quelle con disabilità fisiche. Quando si considerano spazi non condizionati, occorre tenere conto delle differenze etniche, nazionali e geografiche.
UNI EN ISO 6946:2018 Componenti ed elementi per edilizia-Resistenza termica e trasmittanza termica-Metodi di calcolo
La norma fornisce il metodo per il calcolo della resistenza termica e della trasmittanza termica dei componenti e degli elementi per edilizia, escluse le porte, le finestre e altre parti vetrate, le facciate continue, i componenti che implicano uno scambio termico con il terreno e i componenti in cui è previsto che l'aria possa circolare. Il metodo si applica ai componenti e agli elementi costituiti da strati termicamente omogenei (che possono includere intercapedini d'aria). La norma fornisce inoltre un metodo approssimato che può essere utilizzato per gli elementi contenenti strati non omogenei, incluso l'effetto di fissaggi metallici, per mezzo di un termine di correzione fornito nell'Appendice F.
UNI EN ISO 52016 Prestazione energetica degli edifici- Fabbisogni per riscaldamento e raffrescamento, temperature interne e carichi sensibili e latenti
La norma specifica i metodi di calcolo per la valutazione:
I metodi di calcolo possono essere utilizzati per edifici residenziali o non residenziali.
UNI EN ISO 52017 Prestazione energetica degli edifici-Carichi sensibili e latenti e temperature interne
La norma specifica le ipotesi, le condizioni al contorno e le equazioni generali per il calcolo, in regime transitorio orario o sub-orario, delle temperature interne (dell'aria e operativa) e /o dei carichi di riscaldamento, raffrescamento, umidificazione e deumidificazione per mantenere condizioni fissate di set point (temperatura, umidità) in una singola zona dell'edificio. La norma non impone alcuna tecnica numerica specifica.
UNI 10349 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici-Dati climatici
La UNI 10349-1 fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la verifica delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale ad essi asserviti. La norma fornisce inoltre metodi di calcolo per:
Il rapporto tecnico fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la progettazione delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva ed invernale ad essi asserviti. I dati di progetto contenuti nel rapporto tecnico sono rappresentativi delle condizioni climatiche limite, da utilizzare per il dimensionamento degli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale e per valutare il rischio di surriscaldamento estivo.
La UNI 10349 - 3 fornisce metodi di calcolo e prospetti di sintesi relativi a indici sintetici da utilizzarsi per la descrizione climatica del territorio. La UNI 10349-3 completa la UNI EN ISO 15927-6 fornendo la metodologia di calcolo per la determinazione, sia nella stagione di raffrescamento, sia nella stagione di riscaldamento degli edifici, dei gradi giorno, delle differenze cumulate di umidità massica, della radiazione solare cumulata su piano orizzontale e dell'indice sintetico di severità climatico del territorio. Gli indici possono anche essere utilizzati per una prima verifica di massima degli impianti.
UNI EN 15193 Prestazione energetica degli edifici - Requisiti energetici per illuminazione
La norma specifica la metodologia per la valutazione della prestazione energetica dei sistemi di illuminazione per l’illuminazione generale in edifici residenziali e non-residenziali e per il calcolo o la misurazione della quantità di energia richiesta o utilizzata per l’illuminazione negli edifici. Il metodo può essere applicato ad edifici nuovi, esistenti o ristrutturati. Fornisce inoltre una metodologia (LENI) come misura dell’efficienza energetica degli impianti di illuminazione negli edifici. La norma non comprende i requisiti di illuminazione, la progettazione di sistemi di illuminazione, la pianificazione dei sistemi degli impianti di illuminazione, le caratteristiche dei prodotti di illuminazione (lampade, dispositivi di controllo e apparecchi di illuminazione) e dei sistemi utilizzati come "display lighting", delle lampade da tavolo e degli apparecchi integrati nei mobili. Inoltre la norma non fornisce alcuna procedura per la simulazione dinamica di scena di illuminazione impostate. Il prospetto 1 mostra la corrispondente posizione della norma rispetto all'insieme delle norme sugli EPB nel contesto della struttura modulare come dalla EN ISO 52000-1.
Il rapporto tecnico affianca la UNI EN 15193-1:2017 e fornisce informazioni per supportare la corretta comprensione, l'utilizzo e l'implementazione nazionale della suddetta norma di illuminazione. Il rapporto tecnico fornisce:
UNI 10339:1995 Impianti aeraulici al fine di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura
Fornisce una classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento. Si applica agli impianti aeraulici destinati al benessere delle persone, comunque installati in edifici chiusi, con esclusione: -degli impianti per la climatizzazione invernale degli edifici adibiti ad attivita' industriale o artigianale (per i quali si applica la UNI 8852); - degli impianti destinati a scopi diversi, per esempio quelli per la conservazione di prodotti deteriorabili e/o per la realizzazione di condizioni adatte a particolari lavorazioni industriali (impianti di processo); -degli impianti di solo riscaldamento invernale e raffrescamento estivo senza immissione di meccanica di aria esterna.
UNI/TS 11330 Prestazioni energetiche degli edifici
La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale. La specifica tecnica definisce le modalità per l’applicazione nazionale della UNI EN ISO 13790:2008 con riferimento al metodo mensile per il calcolo dei fabbisogni di energia termica per umidificazione e per deumidificazione. La specifica tecnica è rivolta a tutte le possibili applicazioni previste dalla UNI EN ISO 13790:2008: calcolo di progetto (design rating), valutazione energetica di edifici attraverso il calcolo in condizioni standard (asset rating) o in particolari condizioni climatiche e d’esercizio (tailored rating).
La specifica tecnica fornisce dati e metodi di calcolo per la determinazione dei fabbisogni di energia termica utile per il servizio di produzione di acqua calda sanitaria, nonché di energia fornita e di energia primaria per i servizi di climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria. Essa fornisce inoltre il metodo di calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia primaria per il servizio di ventilazione e le indicazioni e i dati nazionali per la determinazione dei fabbisogni di energia primaria per il servizio di illuminazione in accordo con la UNI EN 15193. La specifica tecnica fornisce dati e metodi per il calcolo dei rendimenti e delle perdite dei sottosistemi di generazione alimentati con combustibili fossili liquidi o gassosi. La specifica tecnica si applica a sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti: per il solo riscaldamento, misti o combinati per riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria, per sola produzione acqua calda per usi igienico-sanitari, per i sistemi di sola ventilazione, per i sistemi di ventilazione combinati alla climatizzazione invernale, per i sistemi di illuminazione negli edifici non residenziali.
La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determinazione:- dei rendimenti e dei fabbisogni di energia dei sistemi di climatizzazione estiva;- dei fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione estiva. La specifica tecnica si applica unicamente ad impianti fissi di climatizzazione estiva con macchine frigorifere azionate elettricamente o ad assorbimento. La specifica tecnica si applica a sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti:- per il solo raffrescamento;- per la climatizzazione estiva. La specifica tecnica non si applica ai singoli componenti dei sistemi di climatizzazione estiva per i quali rimanda invece alle specifiche norme di prodotto.
La specifica tecnica calcola il fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2. Si considerano i seguenti sottosistemi per produzione di energia termica e/o elettrica:
Sono inoltre considerate le sottostazioni di teleriscaldamento.
La presente specifica tecnica fornisce metodi di calcolo per determinare in modo univoco e riproducibile applicando la normativa tecnica citata nei riferimenti normativi:
La presente specifica tecnica fornisce inoltre precisazioni e metodi di calcolo che riguardano, in particolare:
La presente specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia elettrica per il funzionamento di impianti destinati al sollevamento e al trasporto di persone o persone accompagnate da cose in un edificio, sulla base delle caratteristiche dell'edificio e dell'impianto. I suddetti metodi di calcolo tengono in considerazione solo il fabbisogno di energia elettrica nei periodi di movimento e di sosta della fase operativa del ciclo di vita.
UNI CEI EN 16247-1:2012 Diagnosi energetiche-Requisiti generali
La norma definisce i requisiti, la metodologia comune e i prodotti delle diagnosi energetiche. Si applica a tutte le forme di aziende ed organizzazioni, a tutte le forme di energia e di utilizzo della stessa, con l'esclusione delle singole unità immobiliari residenziali. Definisce i requisiti generali comuni a tutte le diagnosi energetiche. Requisiti per specifiche diagnosi energetiche relative a edifici, processi industriali e trasporti, completeranno i requisiti generali qui descritti attraverso successive parti della norma.
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 16247-2 (edizione maggio 2014). La norma è applicabile alle diagnosi energetiche specifiche per gli edifici. Essa definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica di una diagnosi energetica relativa a un edificio o a un gruppo di edifici, escludendo le singole residenze private. Essa deve essere applicata congiuntamente alla EN 16247-1 “Diagnosi energetiche – Parte 1: Requisiti generali”, che integra e rispetto alla quale fornisce ulteriori requisiti.
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 16247-3 (edizione maggio 2014). La norma definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica di una diagnosi energetica nell’ambito di un processo, relativamente a:
La norma si applica ai luoghi in cui l’uso di energia è dovuto al processo. Essa deve essere usata congiuntamente alla EN 16247-1 “Diagnosi energetiche – Parte 1: Requisiti generali”, che integra e rispetto alla quale fornisce ulteriori requisiti.
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 16247-4 (edizione maggio 2014). La norma determina i requisiti, la metodologia e la reportistica specifici per le diagnosi energetiche nel settore dei trasporti e affronta ogni situazione in cui viene effettuato uno spostamento, non importa chi sia l’operatore (compagnia pubblica o privata o se l’operatore si dedica esclusivamente al trasporto oppure no). Le procedure qui descritte si applicano alle diverse modalità di trasporto (stradale, ferroviario, marittimo, aereo), oltre che ai differenti ambiti (locale, a lunga distanza) e all’oggetto trasportato (fondamentalmente merci e persone). La norma deve essere applicata congiuntamente alla EN 16247-1 “Diagnosi energetiche – Parte 1: Requisiti generali”, che integra e rispetto alla quale fornisce ulteriori requisiti.
Questa norma definisce i requisiti di competenza di un auditor energetico e può essere utilizzata, ad esempio:
Questa norma stabilisce inoltre che tutte le competenze richieste possono fare capo ad un unico auditor energetico oppure ad un gruppo di auditor energetici.
UNI CEI 11352 Gestione dell'energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCo) - Requisiti generali e lista per la verifica dei requisiti
È la norma italiana che stabilisce i requisiti minimi per le società che vogliono svolgere il ruolo di Energy Service Company(ESCo). La norma delinea i requisiti minimi dei servizi di efficienza energetica e le capacità (organizzativa, diagnostica, progettuale, gestionale, economica e finanziaria) che la ESCo deve possedere per poter offrire tali attività presso i propri clienti: assegna inoltre una lista di controllo per la verifica delle capacità delle ESCo.
L'Università di Pisa, e in particolare la Direzione Edilizia e l'Unità Fiscale della Direzione Finanza e Fiscale di Ateneo, dal 2012 usufruisce delle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico negli edifici esistenti per alcune tipologie di interventi, principalmente per la sostituzione di infissi, o di vetrate, con analoghi ma ad alta prestazione termica.
Negli ultimi anni la normativa che disciplina tale materia è stata più volte modificata dalle Leggi di Bilancio annuali, ma tale misura ha indubbiamente favorito l’attuazione di interventi volti al risparmio energetico.
Si riporta il collegamento al portale DETRAZIONI FISCALI PER L'EFFICIENZA ENERGETICA a cura dell’ENEA (DETRAZIONI FISCALI PER L'EFFICIENZA ENERGETICA) che fornisce tutte le informazioni su quali interventi sono detraibili; quali spese sono detraibili; i dati; il quadro normativo; i meccanismi di incentivazione e di detrazione fiscale per il risparmio di energia negli edifici esistenti per le famiglie, le imprese e la Pubblica Amministrazione.
Si riporta inoltre il link alla Gazzetta Ufficiale n.302 del 29.12.2017 sulla quale è stata pubblicata legge di Bilancio 2018 (Legge 27.12.2017 n.205 Bilancio di previsione dello stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018) che integra e in parte modifica le condizioni di accesso ai benefici fiscali per l’efficienza energetica degli edifici, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018.
Per gli interventi con inizio dei lavori a partire dal 6 ottobre 2020, si applicano i requisiti minimi indicati nel D.M. 6 agosto 2020 (GU Serie Generale n.246 del 05-10-2020), attuativo della Legge 77/2020 - “Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici - cd. Ecobonus” (D.M. 6 agosto 2020 "Requisiti tecnici per l'accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici - cd. Ecobonus")
Infine si riporta nella tabella sottostante un quadro riassuntivo di quali interventi abbiamo potuto detrarre a partire dal 2014 e in che misura, tenendo conto che l’importo detraibile è il 65% delle spese totali per gli anni precedenti al 2018 e del 50% per il 2018, e che viene conteggiato in 10 quote annuali. Come si vede l'importo totale sui 10 anni risparmiato ammonta a oltre 250 k€ per un totale di circa 157 MWhth/anno di diminuzione del fabbisogno energetico:
ANNO | EDIFICIO | DESCRIZIONE INTERVENTO | ENERGIA RISPARMIATA kWht/anno | IMPORTO DETRAZIONE |
2014 |
B29 Sede di Farmacia |
“Lavori di manutenzione straordinaria per la sostituzione degli infissi della sede del Dipartimento di Farmacia in via Bonanno Pisano, n° 6 a Pisa.” - sostituzione di n°6 porte vetrate di ingresso con analoghe ad alte prestazioni. | 4232,5 | €16.253,93 |
2015 | B65 Scheibler Aerospaziale | “Intervento di messa in sicurezza di porzione di copertura per il fabbricato B65 ex Dipartimento di Ingegneria"Aerospaziale”- sostituzione di n°2 lucernai con analoghi ad alte prestazioni. | 513,73 | €1.410,42 |
2016 | B36 Ingresso Orto Botanico | “Lavori di adeguamento funzionale di locali per nuovo ingresso dell’Orto botanico e Polo Museale in via Roma a Pisa”. Sostituzione di n°2 lucernai con analoghi ad alte prestazioni. | 1914,59 | €4.713,90 |
2016 |
B19 Aula 10, Disaa |
“Intervento di riqualificazione mediante la sostituzione e l’isolamento dei serramenti presso il Polo di Agraria edificio B19, Via del Borghetto n. 80, 56100 Pisa (PI)” | 10655,3 | €13.004,61 |
2016 | B36 Palazzina Conchiglie | “Lavori di Restauro e Adeguamento funzionale della palazzina della Fonderia (detta delle conchiglie) Orto Botanico - Pisa” - Sostituzione di 1 porta esistente e di n°8 vetrate all'interno di infissi restaurati con analoghi ad alte prestazioni. | 4156,47 | €9.239,52 |
2016 | A06 La Sapienza | “Lavori di Adeguamento, Consolidamento e Riorganizzazione funzionale dell’edificio denominato “La Sapienza”, via Curtatone e Montanara, Pisa” - Sostituzione di 1 porta esistente e di n°8 vetrate all'interno di infissi restaurati. | 45540,87 | €56.247,30 |
2017 | B29 Sede di Farmacia | “Lavori di manutenzione straordinaria per la sostituzione degli infissi della sede del Dipartimento di Farmacia in via Bonanno Pisano, n° 6 a Pisa.” - sostituzione di facciata vetrata di ingresso con analoga ad alte prestazioni. | 5675,78 | €17.592,59 |
2018 | B55 Polo Fibonacci- area Ex Marzotto | "Lavori di manutenzione ordinaria e interventi urgenti anno 2014-2015"- Lavori di sostituzione n°11 infissi con analoghi ad alte prestazioni. | 8523 | €8.570,62 |
2018 |
A05-Palazzo Ricci |
"Restauro e risanamento conservativo consistente nella nuova posa in opera di vetrata strutturale rispondente alla normativa, da collocarsi all'interno del Collegio Ricci, via del Collegio Ricci n.10, via Santa Maria n.8, Pisa"‐ Lavori di sostituzione n°4 infissi. | 14824 | €19.115,98 |
2019 | B10 Palazzina Ridolfi | “Recupero di coperture e facciate del fabbricato denominato "B10 ‐ Palazzina Ridolfi" all'interno del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro‐ambientali sito in Pisa, Via del Borghetto n.80” ‐ Lavori di sostituzione totale degli infissi. | 5376 | €14.855,65 |
2020 | G16 Podere Scalbatraio ed. 1 | “Sostituzione degli infissi nel fabbricato 1 del Podere Scalbatraio a San Piero a Grado, Pisa” | 2217 | €14.310,74 |
2021 | B29 Sede Dipartimento Farmacia | “Adeguamento della copertura, al fine di renderla calpestabile, per l’installazione delle linee vita, risanamento delle chiostre e della copertura del seminterrato del Dipartimento di Farmacia, via Bonanno Pisano, 6, Pisa" | 15840 | €21.427,75 |
2021 | B36- Porzione Palazzo Granduca angolo via Volta-via Roma | "Intervento di risanamento, riqualificazione e adeguamento normativo della porzione degradata del Palazzo del Granduca" | 11194 | €16.248,97 |
2022 | C03- Palazzo Vitelli | “Consolidamento e adeguamento della copertura e restauro delle facciate di Palazzo Vitelli, sede amministrativa dell’Università di Pisa, Lungarno Pacinotti, 44 - Pisa” | 25255 | €27.336,55 |
2023 | A22 - bar | “Lavori di riqualificazione delle vetrate del bar del Dipartimento di Economia e Management e potenziamento scarichi acque piovane nelle terrazze zona bar” |
4246 | €17.143,75 |
TOTALE INTERVENTI CON SUCCESSO | 157.947 | €257.47 |
Secondo il Regolamento UE 1025 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sulla normazione europea, per “norma” si intende:
"una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto, per applicazione ripetuta o continua, alla quale non è obbligatorio conformarsi, e che appartenga a una delle seguenti categorie:
Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio.
Si riportano, suddivise per sezione, le principali normative di interesse del settore energetico applicato all'edilizia.
DECRETO LEGISLATIVO 14 LUGLIO 2020, n. 73 Attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.
DECRETO LEGISLATIVO 10 GIUGNO 2020, N.48 Attuazione della direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.
DECRETO LEGISLATIVO 18 LUGLIO 2016, N.141 Disposizioni integrative al decreto legislativo 4 luglio 2014, n.102 attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 206/32/CE.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 141/2016, che modifica e integra il provvedimento (d.lgs. n. 102/2014) che impone, in ogni condominio e negli "edifici polifunzionali" (riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici), di verificare se sussista l’obbligo di introdurre sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore per misurare l'effettivo consumo.
DECRETO INTERMINISTERIALE 26 GIUGNO 2015:
Il Decreto introduce modifiche al quadro normativo di riferimento in materia di prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici ad essi asserviti. Tra le novità sono contemplati nuovi requisiti minimi, nuove modalità di calcolo della prestazione energetica per gli edifici e gli impianti associati, nuovi modelli di redazione della relazione tecnica di progetto, dell’Attestato di Prestazione energetica (APE) e dell’Attestato di Qualificazione Energetica (AQE).
DECRETO MINISTERIALE 10 FEBBRAIO 2014 Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del presidente della repubblica n.74/2013.
Introduce e definisce il nuovo modello di libretto di impianto per la climatizzazione degli ambienti e il rapporto di controllo di efficienza energetica.
DECRETO LEGISLATIVO 4 LUGLIO 2014, N.102 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.
In attuazione della direttiva europea 2012/27/UE ha introdotto l’obbligo di installazione di sistemi per la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ogni utente e l’obbligo di termoregolazione per ogni singola unità, interventi che devono essere realizzati entro il 31/12/2016. La norma tecnica di riferimento per la contabilizzazione è la UNI 10200.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 APRILE 2013, N.75 Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l'indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n.192.
Il D.P.R. 16 aprile 2013 n. 75 è stato emanato per definire i requisiti tecnici e professionali dei soggetti abilitati all’ attività di certificazione energetica degli edifici e degli impianti, cioè in pratica dei certificatori energetici. Il decreto stabilisce che l’attività di certificazione energetica, sia che il soggetto la svolga sotto forma libero professionale sia che la svolga in qualità di dipendente di enti pubblici, di organismi pubblici o privati qualificati a svolgere attività ispettive nel settore delle costruzioni (comprese le Società di Ingegneria) o di società di servizi energetici (EsCO), deve essere svolta da un tecnico abilitato.
DECRETO INTERMINISTERIALE 28 DICEMBRE 2012 Criteri, condizioni e modalità per la realizzazione di interventi di efficienza energetica (certificati bianchi).
Il Dm 28 dicembre 2012 di determinazione dei nuovi obiettivi di risparmio per il quadriennio 2013-2016 e di potenziamento del meccanismo dei Certificati Bianchi (il cui nome tecnico è Titoli di Efficienza Energetica) introduce novità importanti per quanto riguarda l'incremento dei target per i distributori obbligati
DECRETO LEGISLATIVO 3 MARZO 2011, N.28 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE (11G0067).
Il provvedimento definisce strumenti, meccanismi, incentivi e quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi fino al 2020 in materia di energia da fonti rinnovabili.
DECRETO 19 MAGGIO 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n.37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
Il decreto prevede l’aggiornamento della modulistica relativa alle attività soggette a verifica, tra le quali l’attività di installazione impianti. La dichiarazione di conformità deve essere rilasciata da:
DECRETO LEGISLATIVO 30 MAGGIO 2008, N.115 Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE.
È il decreto con cui lo Stato italiano ha promosso la diffusione dell'efficienza energetica in tutti i settori. Il decreto tra le altre cose:
DECRETO LEGISLATIVO 22 GENNAIO 2008, N.37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici
Il Decreto, modificato dal decreto 19/05/2010, prevede, che al termine dei lavori, dopo le verifiche previste dalla normativa vigente, l’impresa installatrice rilasci al committente la dichiarazione di conformità dei seguenti impianti:
DECRETO LEGISLATIVO 29 DICEMBRE 2006, N.311 Disposizioni correttive ed integrative 19 agosto 2005, n-192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia.
In particolare rende obbligatorio l'utilizzo di pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e schermature solari esterne, per tutti gli edifici nuovi o ristrutturati con superficie superiore a 1000 m2. Impone nuovi limiti, via via più stringenti dal 2006 al 2010, al fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale degli edifici e alle trasmittanze di tutte le componenti dell'involucro edilizio. Obbliga gli uffici pubblici all'esposizione della targa energetica. A decorrere dal 1º luglio 2009 si applica alle singole unità immobiliari, nel caso di trasferimento a titolo oneroso, mentre era già in precedenza applicato ai trasferimenti a titolo oneroso di interi fabbricati.
Le Direttive Europee che qui riportiamo perseguono e mettono in atto gli obiettivo della Strategia Europa dell'Unione Europea (UE) e in particolare quelli relativi al settore clima ed energia e che qui riportiamo:
Obiettivi per il 2020:
Obiettivi per il 2030:
Obiettivi per il 2050:
Di seguito le principali Direttive Europee dell’ambito in oggetto.
DIRETTIVA 2018/844/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica
La legge europea, interviene modificando le seguenti direttive: direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Tenendo conto che al parco immobiliare, è riconducibile circa il 36 % di tutte le emissioni di CO2 nell’Unione, gli obiettivi da proseguire sono:
Per raggiungere gli obiettivi vengono quindi introdotte alcune novità, tra le più importanti:
DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 Maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia in data 23 Aprile 2018 il Consiglio Europeo ha adottato la direttiva “riveduta” attraverso la revisione della Direttiva 2010/31/UE.
Gli obiettivi della revisione della Direttiva sono la decarbonizzazione del patrimonio edilizio europeo esistente e altamente inefficiente e contemporaneamente promuovere interventi di ristrutturazione economicamente convenienti. A tal fine viene introdotto un indicatore di intelligenza per gli edifici, semplificate le ispezioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento e promossa l'elettromobilità attraverso la creazione di un quadro per i parcheggi per veicoli elettrici. La revisione della direttiva sul rendimento energetico degli edifici, di modifica alla direttiva 2010/31/UE, integra le misure nell'ambito della direttiva sull'efficienza energetica nonché la legislazione dell'UE in materia di efficienza energetica dei prodotti. Fa parte del Pacchetto sull'Energia Pulita presentato dalla Commissione il 30 novembre 2016.
DIRETTIVA 2012/27/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 Ottobre 2012 sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE E 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE
Questa direttiva rimarca il ruolo strategico dell’efficienza energetica nel settore civile e chiede agli Stati membri di risparmiare energia fissando obiettivi nazionali indicativi di efficienza energetica. Introduce l’obbligo di eseguire l’audit energetico per le grandi imprese e di promuoverlo per le PMI. Chiede che vengano messi a punto strumenti di finanziamento per favorire le misure di efficienza energetica e che vengano messi a disposizione adeguati programmi di formazione e sistemi di certificazione per le nuove figure professionali e che venga svolta una adeguata attività di informazione. Conferma il ruolo esemplare della pubblica amministrazione prescrivendo agli Stati membri una serie di azioni e interventi da mettere in campo sugli edifici della PA centrale: ”dal 10 gennaio 2014 il 3 % degli edifici con una superficie superiore a 500m2, di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati deve essere ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica, e a partire dal 9 luglio 2015 tale soglia è portata a 250m2.
DIRETTIVA 2010/30/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 Maggio 2010 concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti
DIRETTIVA 2009/29/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 Aprile 2009 che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
Nota come “pacchetto clima-energia 20-20-20”, l’U.E. ha fissato gli obietti di ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico entro il 2020 rispetto ai valori del 1990.
DIRETTIVA 2009/125/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 Ottobre 2009 relativa all’ istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all ' energia.
La direttiva 2009/125/CE è la direttiva europea che regola gli Energy Related Products (ERP). Il Parlamento Europeo ha adottato questa direttiva per ampliare il campo di applicazione della Direttiva sulla progettazione ecocompatibile 2005/32/CE, per includere i prodotti che consumano energia ("Energy using Products Directive" -EuP) ed era limitata ai prodotti che consumano energia durante l'uso come ad esempio, le caldaie, i computer, i televisori, i ventilatori industriali e le lampadine.
DIRETTIVA 2002/91/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 Dicembre 2002 sul rendimento energetico nell’edilizia
Le disposizioni in essa contenute riguardano: