Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa

Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Sono presenti 3 sotto categorie (Direttive europee, Legislazione nazionale e Normative, suddiviso in Impianti, Involucro e Diagnosi) dal menù a tendina, aggiornate con le ultime revisioni.

 

L'Università di Pisa dispone di un sistema di monitoraggio dei sei impianti fotovoltaici di Ateneo, e dal 2014 è dotato di una stazione meteo sulla copertura dell'edificio C dell'area Ex Marzotto per il monitoraggio delle principali variabili meteorologiche di interesse cui poter correlare i consumi energetici e la produzione da fonti rinnovabili.

Al 2024, la potenza fotovoltaica totale di picco di Ateneo è circa 120 kWpcon una produzione attesa annua di circa 150 MWh/anno.

 

 

INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA, POLO DIDATTICO, ED. B47, INGEGNERIA

L'intervento di riqualificazione energetica riguarda il polo didattico (Polo B) situato in via Giunta Pisano, 28, principalmente a servizio dei dipartimenti di Ingegneria. 

INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA, POLO DIDATTICO CURINI, ED. A18

L’intervento in oggetto, realizzato a luglio-agosto 2014, ha come obiettivi principali:
1) il miglioramento del comfort dell’ambiente interno in regime invernale;

2) la riduzione degli sprechi energetici dovuti alla mancanza di regolazione di locale dell’impianto, che comportano quindi un surriscaldamento delle aule e spesso un’impossibilità di azione da parte dell’utenza sui terminali di emissione.

LAVORI DI ADEGUAMENTO DE LA SAPIENZA: UN OCCHIO ALL'ENERGIA!

Lavori di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale de La Sapienza: un occhio all’energia.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELL'ARCHIVIO DI ATENEO: RISTRUTTURAZIONE DELL'IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE INTERNA

 Nel corso degli anni sono stati riscontrati consumi elettrici elevati nell’edificio che ospita l’archivio generale di Ateneo, per questo è emersa la necessità, nell’agosto 2015, di intervenire sull’illuminazione interna, che rappresenta la quasi totalità dei consumi elettrici imputabili alla struttura (Figura 1), collocata ad Ospedaletto, Pisa (PI), in località Montacchiello, in via Calabresi n. 16/18.

 

sistema universitario italiano

Il sistema universitario italiano si articola su tre cicli: la Laurea, titolo accademico di primo ciclo, dà accesso al secondo ciclo; la Laurea specialistica/magistrale, titolo principale del secondo ciclo, è indispensabile per accedere ai corsi del terzo ciclo, che consentono di conseguire il Dottorato di Ricerca.

La nascita ufficiale dell'Università di Pisa risale al 3 settembre 1343 quando Papa Clemente VI, con la bolla "In supremae dignitatis" emessa a Villanova presso Avignone, concesse allo Studio Pisano il riconoscimento di Studio Generale dotato degli insegnamenti di teologia, diritto canonico e civile, medicina "et qualibet alia licita facultate". Nel 1355 seguì il diploma di riconoscimento dell'imperatore Carlo IV.

I primi decenni di vita dello Studio non furono certamente facili anche per le gravi difficoltà economiche, legate alle vicende politiche e sociali della città, passata sotto i Visconti nel 1399 e conquistata dalla Repubblica di Firenze nel 1406. Nel 1449 l'Università finì addirittura per essere chiusa. Tra la fine del Quattrocento e per tutto il secolo successivo, l'Ateneo conobbe fasi alterne di crisi e di espansione sempre connesse ai fatti politici toscani.

Fu Lorenzo de' Medici a volere la ricostituzione dello Studio Pisano che riaprì nel 1473. In questo periodo l'Ateneo non aveva una sede ufficiale e le lezioni venivano svolte nelle case degli insegnanti e nelle chiese, fino a quando, di fronte al costante aumento degli studenti Lorenzo il Magnifico ordinò la costruzione, nella Piazza del Grano, di un edificio ad hoc, il futuro Palazzo della Sapienza.. Ma dopo lo spostamento a Firenze dell'Ateneo nel 1497 a seguito della ribellione di Pisa contro la città fiorentina, la riapertura dell'Università a Pisa avvenne solo nel 1543 grazie al duca Cosimo I dei Medici. E' di questo periodo l'istituzione di una Cattedra dei "Semplici" (Botanica) che fu ricoperta dal Luca Ghini, fondatore dell'Orto botanico. Nel 1589, per tre anni prima di trasferirsi a Padova, Galileo Galilei fu docente di Matematica dell'Ateneo dopo esserne stato studente . la sua iscrizione all'Università di Pisa risale all'incirca al 1580.

Nei secoli successivi l'Ateneo subì gli effetti della decadenza del Granducato dei Medici, per poi riprendersi sotto la dinastia dei Lorena, che portarono a termine la costruzione della Specola, svilupparono l'Orto Botanico e il Museo di Scienze naturali e istituirono nuove cattedre, tra cui Fisica sperimentale e chimica.

Negli anni successivi non vi furono sostanziali cambiamenti fino all'annessione della Toscana all'impero napoleonico che portò alla trasformazione dello Studio in Accademia imperiale, succursale dell'Università di Parigi. Vennero istituite cinque Facoltà (Teologia, Giurisprudenza, Medicina, Scienze e Lettere) e furono introdotti gli esami di profitto, le tesi di laurea e i diversi titoli di studio. L'eredità napoleonica non venne completamente annullata dalla Restaurazione di Ferdinando III, anche se si tornò agli antichi collegi docenti di Teologia, Giurisprudenza e Medicina. Al modello napoleonico fece riferimento anche l'operato di Leopoldo II, che tra il 1824-1838 cercò di potenziare i laboratori di ricerca e il perfezionamento all'estero dei ricercatori. Fu grazie a un suo sussidio che Ippolito Rosellini partecipò alle spedizioni archeologiche in Egitto con Champollion.

Nel 1839 Pisa ospitò il primo congresso degli scienziati italiani a cui parteciparono oltre 400 studiosi nelle varie discipline e si propose alla comunità nazionale come luogo di grande apertura intellettuale e politica. Proprio in questo periodo l'Ateneo fu al centro di un'importantissima riforma, voluta dal nuovo Provveditore Gaetano Giorgini, che portò a sei le Facoltà: Teologia, Giuirisprudenza, Lettere, Medicina, Matematica e Scienze naturali. I circa 600 studenti iscritti, di cui un centinaio stranieri, potevano usufruire di un'offerta didattica di una cinquantina di insegnamenti articolati in 9 corsi di laurea o di licenza. Inoltre furono chiamati insegnanti molto noti, tra di cui alcuni esuli politici, per insegnare materie nuove. In particolare venne istituita la nuova cattedra di Agraria e Pastorizia affidata a Cosimo Ridolfi.

In questi anni l'Università fu pervasa da ideali liberali e patriottici che trovarono la loro massima espressione nella partecipazione di un battaglione universitario, formato da docenti e studenti, nella famosa battaglia di Curtatone e Montanara nel 1848.

Con l'avvento dello Stato Italiano, la legge 31 luglio 1862 riconobbe l'Ateneo pisano come una delle sei Università primarie nazionali, insieme a Torino, Pavia, Bologna, Napoli e Palermo. Nel 1873 venne soppressa la Facoltà di Teologia. Tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento insegnarono a Pisa eminenti docenti tra cui i giuristi Francesco Carrara e Francesco Buonamici, i filologi Domenico Comparetti e Giovanni D'Ancona, gli storici Pasquale Villari, Gioacchino Volpe e Luigi Russo, il filosofo Giovanni Gentile, l'economista Giuseppe Toniolo, i matematici Ulisse Dini e Antonio Pacinotti.

In epoca post-unitaria l'Ateneo si aprì alle donne e nel 1891 Cornelia Fabri di Ravenna conseguì la prima laurea, in Matematica.

L'Università di Pisa fu riconosciuta come Ateneo di rango anche dalla riforma Gentile nel 1923. Nel corso del Novecento l'Ateneo ha continuato ad accrescersi, e sono state istituite le facoltà di Ingegneria e Farmacia e dopo la seconda guerra mondiale le Facoltà di Economia e Commercio, Lingue e Letterature Straniere e Scienze Politiche. Nel 1969 a Pisa è nato il primo corso di laurea in informatica e nel 1983 il primo corso di dottorato in informatica.

Con l'avvento della legge 9 maggio 1989 n. 168, è stata riconosciuta l'autonomia universitaria (normativa, amministrativa, finanziaria e didattica) e l'Università di Pisa ha adottato un proprio Statuto e propri Regolamenti.

A seguito della Riforma Gelmini l'Ateneo Pisano sta vivendo un periodo di profondo cambiamento, a cominciare dall'adozione del nuovo Statuto e dal nuovo assetto che ha visto la nascita di venti nuove strutture Dipartimentali.

Il sistema universitario italiano si articola su tre cicli: la Laurea, titolo accademico di primo ciclo, dà accesso al secondo ciclo; la Laurea specialistica/magistrale, titolo principale del secondo ciclo, è indispensabile per accedere ai corsi del terzo ciclo, che consentono di conseguire il Dottorato di Ricerca.


Pagina Rossa

A content management system is software that allows you to create and manage webpages easily by separating the creation of your content from the mechanics required to present it on the web.

In this site, the content is stored in a database. The look and feel are created by a template. Joomla! brings together the template and your content to create web pages.

Logging in

To login to your site use the user name and password that were created as part of the installation process. Once logged-in you will be able to create and edit articles and modify some settings.

Creating an article

Once you are logged-in, a new menu will be visible. To create a new article, click on the "Submit Article" link on that menu.

The new article interface gives you a lot of options, but all you need to do is add a title and put something in the content area. To make it easy to find, set the state to published.

You can edit an existing article by clicking on the edit icon (this only displays to users who have the right to edit).

Template, site settings, and modules

The look and feel of your site is controlled by a template. You can change the site name, background colour, highlights colour and more by editing the template settings. Click the "Template Settings" in the user menu.

The boxes around the main content of the site are called modules. You can modify modules on the current page by moving your cursor to the module and clicking the edit link. Always be sure to save and close any module you edit.

You can change some site settings such as the site name and description by clicking on the "Site Settings" link.

More advanced options for templates, site settings, modules, and more are available in the site administrator.

Site and Administrator

Your site actually has two separate sites. The site (also called the front end) is what visitors to your site will see. The administrator (also called the back end) is only used by people managing your site. You can access the administrator by clicking the "Site Administrator" link on the "User Menu" menu (visible once you login) or by adding /administrator to the end of your domain name. The same user name and password are used for both sites.

Learn more

There is much more to learn about how to use Joomla! to create the web site you envision. You can learn much more at the Joomla! documentation site and on the Joomla! forums.

Cos'è un Content Management System?
Un content management system è un software che consente di creare e gestire pagine web in modo semplice, separando la creazione dei contenuti dalla meccanica richiesta per presentarli sul web.
In questo sito, i contenuti sono registrati in un database. L'aspetto e la presentazione vengono gestiti dal template. Il software Joomla!® combina il template e i contenuti per la creazione della pagina web.

La nascita ufficiale dell'Università di Pisa risale al 3 settembre 1343 quando Papa Clemente VI, con la bolla "In supremae dignitatis" emessa a Villanova presso Avignone, concesse allo Studio Pisano il riconoscimento di Studio Generale dotato degli insegnamenti di teologia, diritto canonico e civile, medicina "et qualibet alia licita facultate". Nel 1355 seguì il diploma di riconoscimento dell'imperatore Carlo IV.

I primi decenni di vita dello Studio non furono certamente facili anche per le gravi difficoltà economiche, legate alle vicende politiche e sociali della città, passata sotto i Visconti nel 1399 e conquistata dalla Repubblica di Firenze nel 1406. Nel 1449 l'Università finì addirittura per essere chiusa. Tra la fine del Quattrocento e per tutto il secolo successivo, l'Ateneo conobbe fasi alterne di crisi e di espansione sempre connesse ai fatti politici toscani.

Fu Lorenzo de' Medici a volere la ricostituzione dello Studio Pisano che riaprì nel 1473. In questo periodo l'Ateneo non aveva una sede ufficiale e le lezioni venivano svolte nelle case degli insegnanti e nelle chiese, fino a quando, di fronte al costante aumento degli studenti Lorenzo il Magnifico ordinò la costruzione, nella Piazza del Grano, di un edificio ad hoc, il futuro Palazzo della Sapienza.. Ma dopo lo spostamento a Firenze dell'Ateneo nel 1497 a seguito della ribellione di Pisa contro la città fiorentina, la riapertura dell'Università a Pisa avvenne solo nel 1543 grazie al duca Cosimo I dei Medici. E' di questo periodo l'istituzione di una Cattedra dei "Semplici" (Botanica) che fu ricoperta dal Luca Ghini, fondatore dell'Orto botanico. Nel 1589, per tre anni prima di trasferirsi a Padova, Galileo Galilei fu docente di Matematica dell'Ateneo dopo esserne stato studente . la sua iscrizione all'Università di Pisa risale all'incirca al 1580.

Nei secoli successivi l'Ateneo subì gli effetti della decadenza del Granducato dei Medici, per poi riprendersi sotto la dinastia dei Lorena, che portarono a termine la costruzione della Specola, svilupparono l'Orto Botanico e il Museo di Scienze naturali e istituirono nuove cattedre, tra cui Fisica sperimentale e chimica.

Cambiamenti

Negli anni successivi non vi furono sostanziali cambiamenti fino all'annessione della Toscana all'impero napoleonico che portò alla trasformazione dello Studio in Accademia imperiale, succursale dell'Università di Parigi. Vennero istituite cinque Facoltà (Teologia, Giurisprudenza, Medicina, Scienze e Lettere) e furono introdotti gli esami di profitto, le tesi di laurea e i diversi titoli di studio. L'eredità napoleonica non venne completamente annullata dalla Restaurazione di Ferdinando III, anche se si tornò agli antichi collegi docenti di Teologia, Giurisprudenza e Medicina. Al modello napoleonico fece riferimento anche l'operato di Leopoldo II, che tra il 1824-1838 cercò di potenziare i laboratori di ricerca e il perfezionamento all'estero dei ricercatori. Fu grazie a un suo sussidio che Ippolito Rosellini partecipò alle spedizioni archeologiche in Egitto con Champollion.

Il primo congresso

Nel 1839 Pisa ospitò il primo congresso degli scienziati italiani a cui parteciparono oltre 400 studiosi nelle varie discipline e si propose alla comunità nazionale come luogo di grande apertura intellettuale e politica. Proprio in questo periodo l'Ateneo fu al centro di un'importantissima riforma, voluta dal nuovo Provveditore Gaetano Giorgini, che portò a sei le Facoltà: Teologia, Giuirisprudenza, Lettere, Medicina, Matematica e Scienze naturali. I circa 600 studenti iscritti, di cui un centinaio stranieri, potevano usufruire di un'offerta didattica di una cinquantina di insegnamenti articolati in 9 corsi di laurea o di licenza. Inoltre furono chiamati insegnanti molto noti, tra di cui alcuni esuli politici, per insegnare materie nuove. In particolare venne istituita la nuova cattedra di Agraria e Pastorizia affidata a Cosimo Ridolfi.

In questi anni l'Università fu pervasa da ideali liberali e patriottici che trovarono la loro massima espressione nella partecipazione di un battaglione universitario, formato da docenti e studenti, nella famosa battaglia di Curtatone e Montanara nel 1848.

Lo Stato Italiano

Con l'avvento dello Stato Italiano, la legge 31 luglio 1862 riconobbe l'Ateneo pisano come una delle sei Università primarie nazionali, insieme a Torino, Pavia, Bologna, Napoli e Palermo. Nel 1873 venne soppressa la Facoltà di Teologia. Tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento insegnarono a Pisa eminenti docenti tra cui i giuristi Francesco Carrara e Francesco Buonamici, i filologi Domenico Comparetti e Giovanni D'Ancona, gli storici Pasquale Villari, Gioacchino Volpe e Luigi Russo, il filosofo Giovanni Gentile, l'economista Giuseppe Toniolo, i matematici Ulisse Dini e Antonio Pacinotti.

In epoca post-unitaria l'Ateneo si aprì alle donne e nel 1891 Cornelia Fabri di Ravenna conseguì la prima laurea, in Matematica.

L'Università di Pisa fu riconosciuta come Ateneo di rango anche dalla riforma Gentile nel 1923. Nel corso del Novecento l'Ateneo ha continuato ad accrescersi, e sono state istituite le facoltà di Ingegneria e Farmacia e dopo la seconda guerra mondiale le Facoltà di Economia e Commercio, Lingue e Letterature Straniere e Scienze Politiche. Nel 1969 a Pisa è nato il primo corso di laurea in informatica e nel 1983 il primo corso di dottorato in informatica.

Con l'avvento della legge 9 maggio 1989 n. 168, è stata riconosciuta l'autonomia universitaria (normativa, amministrativa, finanziaria e didattica) e l'Università di Pisa ha adottato un proprio Statuto e propri Regolamenti.

A seguito della Riforma Gelmini l'Ateneo Pisano sta vivendo un periodo di profondo cambiamento, a cominciare dall'adozione del nuovo Statuto e dal nuovo assetto che ha visto la nascita di venti nuove strutture Dipartimentali.

La nascita ufficiale dell'Università di Pisa risale al 3 settembre 1343 quando Papa Clemente VI, con la bolla "In supremae dignitatis" emessa a Villanova presso Avignone, concesse allo Studio Pisano il riconoscimento di Studio Generale dotato degli insegnamenti di teologia, diritto canonico e civile, medicina "et qualibet alia licita facultate". Nel 1355 seguì il diploma di riconoscimento dell'imperatore Carlo IV.

I primi decenni di vita dello Studio non furono certamente facili anche per le gravi difficoltà economiche, legate alle vicende politiche e sociali della città, passata sotto i Visconti nel 1399 e conquistata dalla Repubblica di Firenze nel 1406. Nel 1449 l'Università finì addirittura per essere chiusa. Tra la fine del Quattrocento e per tutto il secolo successivo, l'Ateneo conobbe fasi alterne di crisi e di espansione sempre connesse ai fatti politici toscani.

Fu Lorenzo de' Medici a volere la ricostituzione dello Studio Pisano che riaprì nel 1473. In questo periodo l'Ateneo non aveva una sede ufficiale e le lezioni venivano svolte nelle case degli insegnanti e nelle chiese, fino a quando, di fronte al costante aumento degli studenti Lorenzo il Magnifico ordinò la costruzione, nella Piazza del Grano, di un edificio ad hoc, il futuro Palazzo della Sapienza.. Ma dopo lo spostamento a Firenze dell'Ateneo nel 1497 a seguito della ribellione di Pisa contro la città fiorentina, la riapertura dell'Università a Pisa avvenne solo nel 1543 grazie al duca Cosimo I dei Medici. E' di questo periodo l'istituzione di una Cattedra dei "Semplici" (Botanica) che fu ricoperta dal Luca Ghini, fondatore dell'Orto botanico. Nel 1589, per tre anni prima di trasferirsi a Padova, Galileo Galilei fu docente di Matematica dell'Ateneo dopo esserne stato studente . la sua iscrizione all'Università di Pisa risale all'incirca al 1580.

Nei secoli successivi l'Ateneo subì gli effetti della decadenza del Granducato dei Medici, per poi riprendersi sotto la dinastia dei Lorena, che portarono a termine la costruzione della Specola, svilupparono l'Orto Botanico e il Museo di Scienze naturali e istituirono nuove cattedre, tra cui Fisica sperimentale e chimica.

Negli anni successivi non vi furono sostanziali cambiamenti fino all'annessione della Toscana all'impero napoleonico che portò alla trasformazione dello Studio in Accademia imperiale, succursale dell'Università di Parigi. Vennero istituite cinque Facoltà (Teologia, Giurisprudenza, Medicina, Scienze e Lettere) e furono introdotti gli esami di profitto, le tesi di laurea e i diversi titoli di studio. L'eredità napoleonica non venne completamente annullata dalla Restaurazione di Ferdinando III, anche se si tornò agli antichi collegi docenti di Teologia, Giurisprudenza e Medicina. Al modello napoleonico fece riferimento anche l'operato di Leopoldo II, che tra il 1824-1838 cercò di potenziare i laboratori di ricerca e il perfezionamento all'estero dei ricercatori. Fu grazie a un suo sussidio che Ippolito Rosellini partecipò alle spedizioni archeologiche in Egitto con Champollion.

Nel 1839 Pisa ospitò il primo congresso degli scienziati italiani a cui parteciparono oltre 400 studiosi nelle varie discipline e si propose alla comunità nazionale come luogo di grande apertura intellettuale e politica. Proprio in questo periodo l'Ateneo fu al centro di un'importantissima riforma, voluta dal nuovo Provveditore Gaetano Giorgini, che portò a sei le Facoltà: Teologia, Giuirisprudenza, Lettere, Medicina, Matematica e Scienze naturali. I circa 600 studenti iscritti, di cui un centinaio stranieri, potevano usufruire di un'offerta didattica di una cinquantina di insegnamenti articolati in 9 corsi di laurea o di licenza. Inoltre furono chiamati insegnanti molto noti, tra di cui alcuni esuli politici, per insegnare materie nuove. In particolare venne istituita la nuova cattedra di Agraria e Pastorizia affidata a Cosimo Ridolfi.

In questi anni l'Università fu pervasa da ideali liberali e patriottici che trovarono la loro massima espressione nella partecipazione di un battaglione universitario, formato da docenti e studenti, nella famosa battaglia di Curtatone e Montanara nel 1848.

Con l'avvento dello Stato Italiano, la legge 31 luglio 1862 riconobbe l'Ateneo pisano come una delle sei Università primarie nazionali, insieme a Torino, Pavia, Bologna, Napoli e Palermo. Nel 1873 venne soppressa la Facoltà di Teologia. Tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento insegnarono a Pisa eminenti docenti tra cui i giuristi Francesco Carrara e Francesco Buonamici, i filologi Domenico Comparetti e Giovanni D'Ancona, gli storici Pasquale Villari, Gioacchino Volpe e Luigi Russo, il filosofo Giovanni Gentile, l'economista Giuseppe Toniolo, i matematici Ulisse Dini e Antonio Pacinotti.

In epoca post-unitaria l'Ateneo si aprì alle donne e nel 1891 Cornelia Fabri di Ravenna conseguì la prima laurea, in Matematica.

L'Università di Pisa fu riconosciuta come Ateneo di rango anche dalla riforma Gentile nel 1923. Nel corso del Novecento l'Ateneo ha continuato ad accrescersi, e sono state istituite le facoltà di Ingegneria e Farmacia e dopo la seconda guerra mondiale le Facoltà di Economia e Commercio, Lingue e Letterature Straniere e Scienze Politiche. Nel 1969 a Pisa è nato il primo corso di laurea in informatica e nel 1983 il primo corso di dottorato in informatica.

Con l'avvento della legge 9 maggio 1989 n. 168, è stata riconosciuta l'autonomia universitaria (normativa, amministrativa, finanziaria e didattica) e l'Università di Pisa ha adottato un proprio Statuto e propri Regolamenti.

A seguito della Riforma Gelmini l'Ateneo Pisano sta vivendo un periodo di profondo cambiamento, a cominciare dall'adozione del nuovo Statuto e dal nuovo assetto che ha visto la nascita di venti nuove strutture Dipartimentali.