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Suggerimenti

 

In questa sezione l'utente può segnalare eventi, richieste di tirocinio, proporre dei suggerimenti, manifestare degli interessi che risultano sempre di grande utilità.

In particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, si possono segnalare:

  1. eventi, convegni, seminari, corsi, manifestazioni a cui poter aderire nell'ambito ristretto dell'efficienza energetica in edilizia e di energy management.
  2. richieste di tirocinio, stage anche ai fini del conseguimento di crediti formativi per le tesi di laurea in ambito energetico.
  3. suggerimenti per la gestione energetica e per la sensibilizzazione del personale al risparmio energetico.

Per quanto riguarda eventuali malfunzionamenti impiantistici, si chiede di rivolgersi al referente delle manutenzioni dell'area di pertinenza.

Per richieste di collaborazioni, per segnalare eventi o chiedere ulteriori informazioni, si può inviare una mail al link seguente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

 

 

 

Chi siamo

 

Il responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, denominato "energy manager", è una figura introdotta in Italia dalla legge 10/91 per aziende ed enti caratterizzati da consumi rilevanti, espressi in tonnellate equivalenti di petrolio (tep). 

L’obbligo di nomina parte oltre i 10.000 tep per le imprese del settore industriale e oltre i 1.000 tep per i soggetti del terziario e della Pubblica Amministrazione.

I principali compiti di tale figura sono quelli previsti all'art. 19 della Legge n.10 del 1991.:

  • La predisposizione del bilancio energetico dell’azienda in cui opera, in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali. Tale bilancio aggregato per vettori è utilizzato anche per la nomina stessa dell’energy manager (art. 19 legge 10/91).
  • L’individuazione delle azioni, degli interventi, delle procedure e quanto necessario per la promozione dell’uso razionale dell’energia (art. 19 legge 10/91).
  • Nel caso di contratto di Servizio Energia (così come definito ai sensi dell’Allegato II del Lgs. 115/08, punto 4, lettera p), l’energy manager, se presente, assume il ruolo di tecnico di controparte incaricato di monitorare lo stato dei lavori e la corretta esecuzione delle prestazioni previste da tale tipologia di contratto.

Gli ambiti di intervento dell'energy management sono connessi alla sensibilizzazione degli addetti ai vari settori al tema dell'efficienza energetica anche attraverso azioni svolte direttamente dal Responsabile, proponendo ed effettuando analisi e valutazioni, interventi di modifica di procedure o impianti. In particolare i principali ambiti di intervento sono i seguenti:

  • Ottimizzazione delle forniture
  • Sviluppo di indicatori di consumo
  • Interventi gestionali 
  • Progetti finalizzati al risparmio energetico
  • Aspetti finanziari
  • Resoconto e pubblicità dei risultati ottenuti

Tale incarico può essere svolto sia da un dipendente, sia da un consulente esterno, e i compiti sono relazionati all'entità dell'ufficio energia presente nell'organizzazione. La figura dell'energy manager ha in ogni caso un profilo con competenze ed esperienze nel settore dell’energia, nonché competenze manageriali, tecniche, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione che supporti i decisori aziendali nelle politiche e nelle azioni collegate all'energia.

Ogni anno da parte dell’Università di Pisa viene effettuata la nomina dell'energy manager, al fine dell'inserimento di tale nominativo nell’elenco curato e gestito dalla Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia per incarico del Ministero dello Sviluppo Economico. Al momento non vi è all'interno dell'Ateneo un ufficio dedicato per le tematiche di risparmio energetico.

Dal 2 gennaio 2014 l'Ing Elena Menchetti è nominata Energy Manager ed opera come tecnico all'interno della Direzione Edilizia.

 

Riferimenti Energy Manager:

Ing. Elena Menchetti

Direzione Edilizia

via E. Fermi, 6/8, 56126 Pisa

tel. 0502212521

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Involucro

 

UNI EN ISO 10077 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti-Calcolo della trasmittanza 

La norma specifica i metodi di calcolo della trasmittanza termica di finestre e porte pedonali costituite da vetrate e/o pannelli opachi inseriti in telai con o senza chiusure oscuranti.

La norma specifica un metodo e fornisce dati di ingresso di riferimento per il calcolo della trasmittanza termica dei profili dei telai e della trasmittanza termica lineare della loro congiunzione con vetrate o pannelli opachi. Il metodo può anche essere utilizzato per valutare la resistenza termica dei profili di chiusure e le caratteristiche termiche dei cassonetti delle chiusure avvolgibili e componenti simili (per esempio persiane).La norma fornisce inoltre criteri per la validazione dei metodi numerici utilizzati per il calcolo

UNI EN ISO 13788:2013 Prestazione igrometrica dei componenti e degli elementi per edilizia-temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e la condensazione interstiziale- Metodi di calcolo 

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO 13788 (edizione dicembre 2012). La presente norma fornisce metodi di calcolo per determinare:

  1. la temperatura superficiale interna di componenti o elementi edilizi al di sotto della quale è probabile la crescita di muffe, in funzione della temperatura e dell'umidità relative interne; il metodo può essere anche utilizzato per la previsione del rischio di altri problemi di condensazione superficiale
  2. la valutazione del rischio di condensazione interstiziale dovuta alla diffusione del vapore acqueo. Il metodo usato non tiene conto di alcuni importanti fenomeni fisici quali:

    - la variazione delle proprietà dei materiali in funzione del contenuto di umidità

    - la risalita capillare e il trasporto di umidità allo stato liquido all'interno dei materiali

    - il movimento dell'aria nei componenti, attraverso fessure o intercapedini

    - la capacità igroscopica dei materiali

    Di conseguenza il metodo può essere applicato solo a strutture nelle quali questi fenomeni possono essere considerati trascurabili.

  3. il tempo che l'acqua, contenuta in uno strato compreso tra due strati con elevata resistenza al passaggio del vapore, impiega ad asciugare, nonché il rischio di condensazione che può verificarsi in altri strati del componente durante il processo di asciugatura.

UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici-Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale 

La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN ISO 7730 (edizione novembre 2005). La norma presenta metodi per prevedere la sensazione termica globale ed il grado di disagio (insoddisfazione termica) delle persone esposte in ambienti termici moderati. Essa consente la determinazione analitica e l'interpretazione del benessere termico mediante il calcolo del PMV (predicted mean vote - voto medio previsto) e del PPD (predicted percentage of dissatisfied - percentuale prevista di insoddisfatti) e dei criteri di benessere termico locale, fornendo le condizioni ambientali considerate accettabili per il benessere termico globale così come quelle che rappresentano il disagio locale. Essa è applicabile a uomini e donne in buona salute esposti ad ambienti chiusi nei quali si cerca di raggiungere il benessere termico, ma nei quali si hanno leggere deviazioni da quest'ultimo, nella progettazione di nuovi ambienti o nella valutazione di quelli esistenti. Sebbene sia stata elaborata specificatamente per gli ambienti di lavoro, essa è applicabile a qualunque altro tipo di ambiente. Può essere utilizzata con riferimento all'ISO/TS 14415:2005, punto 4.2, quando si considerano persone con requisiti particolari, quali quelle con disabilità fisiche. Quando si considerano spazi non condizionati, occorre tenere conto delle differenze etniche, nazionali e geografiche. 

UNI EN ISO 6946:2018 Componenti ed elementi per edilizia-Resistenza termica e trasmittanza termica-Metodi di calcolo 

La norma fornisce il metodo per il calcolo della resistenza termica e della trasmittanza termica dei componenti e degli elementi per edilizia, escluse le porte, le finestre e altre parti vetrate, le facciate continue, i componenti che implicano uno scambio termico con il terreno e i componenti in cui è previsto che l'aria possa circolare. Il metodo si applica ai componenti e agli elementi costituiti da strati termicamente omogenei (che possono includere intercapedini d'aria). La norma fornisce inoltre un metodo approssimato che può essere utilizzato per gli elementi contenenti strati non omogenei, incluso l'effetto di fissaggi metallici, per mezzo di un termine di correzione fornito nell'Appendice F. 

UNI EN ISO 52016  Prestazione energetica degli edifici- Fabbisogni per riscaldamento e raffrescamento, temperature interne e carichi sensibili e latenti 

La norma specifica i metodi di calcolo per la valutazione:

  1. del fabbisogno energetico (sensibile) per riscaldamento e raffrescamento, basato su calcoli orari o mensili
  2. del fabbisogno di energia latente per (de-) umidificazione, basato su calcoli orari o mensili;
  3. della temperatura interna, basata su calcoli orari;
  4. del carico sensibile di riscaldamento e raffrescamento, basato su calcoli orari;
  5. dell'umidità e del carico di calore latente per (de-) umidificazione, basato su calcoli orari;
  6. del carico sensibile di riscaldamento o raffrescamento di progetto e del carico latente di riscaldamento di progetto, utilizzando un intervallo di calcolo orario;
  7. delle condizioni dell'aria di rinnovo per fornire l'umidificazione e la deumidificazione necessarie.

I metodi di calcolo possono essere utilizzati per edifici residenziali o non residenziali.

 UNI EN ISO 52017 Prestazione energetica degli edifici-Carichi sensibili e latenti e temperature interne 

La norma specifica le ipotesi, le condizioni al contorno e le equazioni generali per il calcolo, in regime transitorio orario o sub-orario, delle temperature interne (dell'aria e operativa) e /o dei carichi di riscaldamento, raffrescamento, umidificazione e deumidificazione per mantenere condizioni fissate di set point (temperatura, umidità) in una singola zona dell'edificio. La norma non impone alcuna tecnica numerica specifica.

Impianti

 

UNI 10349 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici-Dati climatici 

  • UNI 10349-1:2016 Medie mensili per la valutazione della prestazione termico-energetica dell'edificio e metodi per ripartire l'irradianza solare nella frazione diretta e diffusa e per calcolare l'irradianza solare su di una superficie inclinata 

La UNI 10349-1 fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la verifica delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale ad essi asserviti. La norma fornisce inoltre metodi di calcolo per:

  • ripartire l'irradianza solare oraria nella frazione diretta e diffusa;
  • calcolare l'energia raggiante ricevuta da una superficie fissa comunque inclinata ed orientata

Il rapporto tecnico fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la progettazione delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva ed invernale ad essi asserviti. I dati di progetto contenuti nel rapporto tecnico sono rappresentativi delle condizioni climatiche limite, da utilizzare per il dimensionamento degli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale e per valutare il rischio di surriscaldamento estivo.

  • UNI 10349-3:2016 Differenze di temperatura cumulate (Gradi Giorno) ed altri indici sintetici 

La UNI 10349 - 3 fornisce metodi di calcolo e prospetti di sintesi relativi a indici sintetici da utilizzarsi per la descrizione climatica del territorio. La UNI 10349-3 completa la UNI EN ISO 15927-6 fornendo la metodologia di calcolo per la determinazione, sia nella stagione di raffrescamento, sia nella stagione di riscaldamento degli edifici, dei gradi giorno, delle differenze cumulate di umidità massica, della radiazione solare cumulata su piano orizzontale e dell'indice sintetico di severità climatico del territorio. Gli indici possono anche essere utilizzati per una prima verifica di massima degli impianti.

UNI EN 15193 Prestazione energetica degli edifici - Requisiti energetici per illuminazione 

La norma specifica la metodologia per la valutazione della prestazione energetica dei sistemi di illuminazione per l’illuminazione generale in edifici residenziali e non-residenziali e per il calcolo o la misurazione della quantità di energia richiesta o utilizzata per l’illuminazione negli edifici. Il metodo può essere applicato ad edifici nuovi, esistenti o ristrutturati. Fornisce inoltre una metodologia (LENI) come misura dell’efficienza energetica degli impianti di illuminazione negli edifici. La norma non comprende i requisiti di illuminazione, la progettazione di sistemi di illuminazione, la pianificazione dei sistemi degli impianti di illuminazione, le caratteristiche dei prodotti di illuminazione (lampade, dispositivi di controllo e apparecchi di illuminazione) e dei sistemi utilizzati come "display lighting", delle lampade da tavolo e degli apparecchi integrati nei mobili. Inoltre la norma non fornisce alcuna procedura per la simulazione dinamica di scena di illuminazione impostate. Il prospetto 1 mostra la corrispondente posizione della norma rispetto all'insieme delle norme sugli EPB nel contesto della struttura modulare come dalla EN ISO 52000-1.

Il rapporto tecnico affianca la UNI EN 15193-1:2017 e fornisce informazioni per supportare la corretta comprensione, l'utilizzo e l'implementazione nazionale della suddetta norma di illuminazione. Il rapporto tecnico fornisce:

  • il commento ai punti della norma;
  • la spiegazione sulle procedure e fornisce informazioni di fondo;
  • la giustificazione delle scelte che sono state fatte;
  • la descrizione dei processi;
  • un foglio di calcolo per il processo di calcolo;
  • esempi svolti e valori di riferimento;
  • consigli sui sistemi di controllo dell'illuminazione;
  • guida sul progetto di illuminazione per edifici domestici.

 UNI 10339:1995 Impianti aeraulici al fine di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura 

Fornisce una classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento. Si applica agli impianti aeraulici destinati al benessere delle persone, comunque installati in edifici chiusi, con esclusione: -degli impianti per la climatizzazione invernale degli edifici adibiti ad attivita' industriale o artigianale (per i quali si applica la UNI 8852); - degli impianti destinati a scopi diversi, per esempio quelli per la conservazione di prodotti deteriorabili e/o per la realizzazione di condizioni adatte a particolari lavorazioni industriali (impianti di processo); -degli impianti di solo riscaldamento invernale e raffrescamento estivo senza immissione di meccanica di aria esterna.

UNI/TS 11330 Prestazioni energetiche degli edifici 

  • UNI/TS 11330-1:2014 Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale 

La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale. La specifica tecnica definisce le modalità per l’applicazione nazionale della UNI EN ISO 13790:2008 con riferimento al metodo mensile per il calcolo dei fabbisogni di energia termica per umidificazione e per deumidificazione. La specifica tecnica è rivolta a tutte le possibili applicazioni previste dalla UNI EN ISO 13790:2008: calcolo di progetto (design rating), valutazione energetica di edifici attraverso il calcolo in condizioni standard (asset rating) o in particolari condizioni climatiche e d’esercizio (tailored rating).

  • UNI/TS 11330-2:2014 Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione in edifici non residenziali 

La specifica tecnica fornisce dati e metodi di calcolo per la determinazione dei fabbisogni di energia termica utile per il servizio di produzione di acqua calda sanitaria, nonché di energia fornita e di energia primaria per i servizi di climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria. Essa fornisce inoltre il metodo di calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia primaria per il servizio di ventilazione e le indicazioni e i dati nazionali per la determinazione dei fabbisogni di energia primaria per il servizio di illuminazione in accordo con la UNI EN 15193. La specifica tecnica fornisce dati e metodi per il calcolo dei rendimenti e delle perdite dei sottosistemi di generazione alimentati con combustibili fossili liquidi o gassosi. La specifica tecnica si applica a sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti: per il solo riscaldamento, misti o combinati per riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria, per sola produzione acqua calda per usi igienico-sanitari, per i sistemi di sola ventilazione, per i sistemi di ventilazione combinati alla climatizzazione invernale, per i sistemi di illuminazione negli edifici non residenziali.

  • UNI/TS 11330-3:2010 Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva 

La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determinazione:- dei rendimenti e dei fabbisogni di energia dei sistemi di climatizzazione estiva;- dei fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione estiva. La specifica tecnica si applica unicamente ad impianti fissi di climatizzazione estiva con macchine frigorifere azionate elettricamente o ad assorbimento. La specifica tecnica si applica a sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti:- per il solo raffrescamento;- per la climatizzazione estiva. La specifica tecnica non si applica ai singoli componenti dei sistemi di climatizzazione estiva per i quali rimanda invece alle specifiche norme di prodotto.

  • UNI/TS 11330-4:2016 Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria 

La specifica tecnica calcola il fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2. Si considerano i seguenti sottosistemi per produzione di energia termica e/o elettrica:

  • impianti solari termici;
  • generatori a combustione alimentati a biomasse;
  • pompe di calore;
  • impianti fotovoltaici;
  • cogeneratori.

Sono inoltre considerate le sottostazioni di teleriscaldamento.

La presente specifica tecnica fornisce metodi di calcolo per determinare in modo univoco e riproducibile applicando la normativa tecnica citata nei riferimenti normativi:

  • il fabbisogno di energia primaria degli edifici sulla base dell’energia consegnata ed esportata;
  • la quota di energia da fonti rinnovabili.

La presente specifica tecnica fornisce inoltre precisazioni e metodi di calcolo che riguardano, in particolare:

  1. le modalità di valutazione dell’apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico;
  2. la valutazione dell’energia elettrica esportata; 
  3. la definizione delle modalità di compensazione dei fabbisogni con energia elettrica attraverso energia elettrica prodotta da rinnovabili;
  4. la valutazione dell’energia elettrica prodotta da unità cogenerative.
  • UNI/TS 11330-6:2016 Determinazione del fabbisogno di energia per ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili 

La presente specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia elettrica per il funzionamento di impianti destinati al sollevamento e al trasporto di persone o persone accompagnate da cose in un edificio, sulla base delle caratteristiche dell'edificio e dell'impianto. I suddetti metodi di calcolo tengono in considerazione solo il fabbisogno di energia elettrica nei periodi di movimento e di sosta della fase operativa del ciclo di vita.